Questa è la storia di Vicenza e del suo territorio negli ultimi cinquant'anni, dagli scontri politico-ideologici, dalle lotte sindacali, all'ascesa ai vertici della politica nazionale di esponenti vicentini di primo piano, ma anche l'affermazione di grandi scrittori come piovene e gli allora giovani Parise, Piovene e Meneghello, per non parlare di Rigoni Stern o Bedeschi e le cronache della loro gioventù sacrificata al fronte. Anni di tensione sociale, di grande povertà pur nel boom economico italiano, con le famiglie costrette a sacrifici ben duri e una vita grama, soprattutto, se paragonata all'eccessivo consumismo dei giorni nostri. Per chi non visse quegli anni è difficile comprendere tutto ciò. È difficile capirne l'atmosfera, l'ansia che prendeva tutti, la voglia di rinascita e l'impegno messo da tutti.
Quest'opera narra la conquista del benessere di cui oggi godiamo, una conquista nient'affatto aliena da contraddizioni: guaradando le immagini del nostro territorio comprendiamo quante occasioni abbiamo perduto, quanto abbiamo sprecato del nostro ambiente, quanto abbiamo sbagliato...
Magari con un pizzico di rimpianto e malinconia, ma anche con la soddisfazione di poter dire che nella battaglia contro la povertà e la miseria c'eravamo anche noi. E quella battaglia l'abbiamo vinta.